Casa e tecnologia, un binomio sempre più frequente che testimonia il legame che abbiamo con le nuove tecnologie e le sue funzionalità. L’arredamento hi-tech infatti unisce comodità e avanguardia, comfort ed efficienza, per vivere gli spazi in maniera innovativa e trarre tutti i benefici possibili dalla domotica.
Progettare una casa tecnologica è semplice, ma bisogna essere fan di questo stile per apprezzarlo appieno. Le sue linee sono essenziali e la composizione degli arredi lineare. Potremmo paragonare le case hi-tech ad una navicella spaziale, proiettandoci nel futuro con luci calde abbaglianti o luci fredde ricche di mistero.
A farla da padrone sono poi i dettagli, particolari che richiamano le atmosfere anni ’70 delle industrie meccaniche, degni di un laureato che ha seguito un corso di ingegneria industriale, un’offerta formativa che si è diffusa anche grazie a università telematiche come Unicusano, che si caratterizza per una didattica sia in presenza che online.
I colori della tecnologia
Quali sono i colori perfetti per la casa hi-tech? Dominatore assoluto delle
cromie tecnologiche è il bianco, in
tutte le sue sfumature. Particolarmente apprezzato in versione laccata, che rimanda
a macchinari del futuro, si predilige anche un color panna, che spesso gioca a
contrasto con le altre nuance della palette delle case tecnologiche: il nero e
il grigio. Oltre questa triade non si va per l’arredamento e il tutto deve
esprimersi in linee nette e minimali.
Qualche tocco di colore, che varia dall’oro all’argento è consentito per
lampade e complementi d’arredo. Per il resto tutto procede con una costante
monotonia cromatica.
La domotica
Una casa tecnologica è ricca di applicazioni che consentono di comandare a distanza gli elettrodomestici e gestire gli impianti. Immaginate di poter avviare comodamente seduti sul divano la lavatrice o di attivare i fornelli o il forno dal vostro studio per cominciare a prepararvi la cena. Tutto è reso possibile dalla tecnologia: basta una connessione ad Internet veloce ed uno smartphone e il gioco è fatto.
Sono numerose le aziende che producono elettrodomestici che dialogano con il wi-fi e anche gli impianti elettrici sono in grado di rispondere ai comandi delle app. Si possono dunque regolare le luci a seconda dell’attività che si sta svolgendo in casa o dell’ambiente in cui ci trova. Con la domotica infine si può controllare anche il riscaldamento, nota dolente per le bollette di casa, programmando accensioni e spegnimenti e calcolando la temperatura ideale per il comfort degli inquilini.
Tutte queste opzioni possono sembrare un vezzo, in realtà sono anche un modo per ottimizzare i consumi ed evitare gli sprechi. I sistemi smart di casa infatti si spengono quando capiscono che non c’è più bisogno di loro, incidendo anche sulla sicurezza in casa. Pensiamo ad esempio ad una perdita di gas, o ad una porta o finestra lasciata aperta. Il rischio di nuocere alla propria salute o di favorire le incursioni esterne diventa reale e quindi bisogna proteggersi.
Un altro aspetto interessante della casa hi-tech è emerso durante il lockdown. Il 39% degli italiani ha utilizzato le tecnologie per vivere al meglio la propria casa e riuscire a superare l’isolamento. Un sistema dunque che unisce l’utile al dilettevole e che ci fa vivere la casa in maniera diversa, in alcuni casi in maniera più “vicina” a noi.
